L'anelito alla felicità, inscritto nel cuore dell'uomo è cifra che esprime la sete umana di Dio. Dio ha fatto l'uomo perché viva e sia felice! E ciò non quando avrà concluso il suo pellegrinaggio sulla terra, valle di lacrime, ma qui e ora. Essere e vivere felice è una vocazione. La felicità è una condizione di vita che può accompagnare l'uomo anche dentro vicissitudini avverse e spiacevoli perché essa discende dal Cuore di Dio per invadere quello del discepolo, seguace di Gesù. Su questa terra è possibile allora la felicità per chi è fedele all'ascolto e alla sequela del Maestro Gesù. La felicità viene da una vita vissuta con determinazione, passione, amore: per ciò che si è, per ciò che si fa, per coloro che vivono accanto a noi, per il mondo intero, per Dio! La felicità deriva dal traffico sapiente di tutti i talenti che il Buon Dio ha elargito a ognuno di noi! La felicità è vocazione ed è anche scelta: ogni uomo può optare di vivere felice come, al contrario, può prendere la strada di continuare a lamentarsi. La non felicità, spesso coincide con l'ostinazione a non voler aprire neppure uno spiraglio al Signore, il quale vorrebbe penetrare il cuore di ogni uomo e colpirlo con la sua divina luce e il suo amore. Dio è Amore e chi vive nell'Amore dimora nella gioia! Le meditazioni che seguono sono spunti che aiutano a comprendere che Dio pone la sua casa nel cuore di ogni donna e di ogni uomo e che Lui solo è la felicità, vera e duratura. Lui solo è il tesoro che il cuore umano deve cercare e trovare per essere veramente felice!