Cento citt� contro il museo Cesare Lombroso. La barbarie della falsa scienza inventa le due italie

Riferimento: 9788866491095

Editore: Addictions-Magenes Editoriale
Autore: Iannantuoni Domenico; Lodesani Rossana; Schiraldi Francesco A.
Collana: Voci dal Sud
In commercio dal: 03 Dicembre 2015
Pagine: 530 p., Libro in brossura
EAN: 9788866491095
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Descrizione

A Roma per denunciare le malefatte dei potenti � in uso la locuzione latina Quod non fecerunt barbari fecerunt Barberini, alludendo agli atti vandalici di cui si rese responsabile la celebre famiglia ai danni della citt�, pi� degli esiti rovinosi di un'invasione barbarica. Oggi possiamo dire, parafrasando, Quod non fecerunt barbari fecit Cesare Lombroso, alludendo alle scelleratezze di un personaggio che si � voluto addirittura celebrare con un museo. Il Comitato Tecnico Scientifico No Lombroso ha raccolto la sfida di chi, nel terzo millennio, ha voluto riesumare un fallimentare scienziato, i cui demeriti e le cui sciatterie di studioso hanno inciso sul processo di coesione territoriale, agli albori dell'unit� nazionale, originando la calamitosa teoria delle Due Italie. Cento citt� contro il Museo Cesare Lombroso, nei suoi vivaci passaggi storici e sociali, nel suo intrecciarsi di cronaca e aneddotica fino alla serrata polemica, insieme al richiamo a motivi di ordine etico e giuridico, delinea un percorso che ha condotto ben pi� di cento amministrazioni comunali ad aderire a una battaglia di civilt�. Lo scopo � tornare a conferire dignit� alle centinaia di resti umani esposti insensatamente al pubblico, gi� razziati da Cesare Lombroso nella sua carriera di scienziato, poi trasferiti senza titolo alcuno al Museo di Antropologia Criminale di Torino.