Marie De Châtillon. La vedova del Duca Luigi II d'Angiò che sfidò Re Carlo III Durazzo

Riferimento: 9788872970621

Editore: ABE
Autore: Bascetta Arturo, Cuttrera Sabato
Collana: Le regine di Napoli
In commercio dal: 15 Marzo 2022
Pagine: 128 p., Libro in brossura
EAN: 9788872970621
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Descrizione

Maria di Blois, nata nella metà del 1300 (fine 1345 -12 novembre 1404) e nota in Francia anche come Maria di Châtillon, sposò il Duca d'Angiò e Touraine, Conte del Maine e di Provenza, titoli che quindi assunse da consorte. Divenne Regina di Napoli quando il marito Luigi (1339-1384) fu incoronato come Luigi II Re, seguìto a Luigi di Taranto (consorte della Regina Giovanna I). Dapprima titolare papalino del vicariato divino di Gerusalemme, e poi titolare del Regno della Sicilia del mare Superiore. Figlia postuma di Carlo di Blois, Duca di Bretagna, e di Jeanne de Penthièvre, Maria crebbe in Bretagna, dando seguito alle vanità paterne di avvicinare la sua famiglia alla casa reale di Francia. Il defunto Blois non era nuovo a intrighi di palazzo, avendo già negoziato il matrimonio dell'altra figlia Margherita, nel marzo del 1352, con Charles de la Cerda, Contestabile di Francia, poi assassinato l'8 gennaio 1354. Un lutto che lo toccò nel profondo, ma non indebolì le sue aspirazioni, quelle di negoziare un matrimonio, stavolta per Maria, direttamente con il figlio del Re. Carlo di Blois aveva trovato la soluzione giusta per avvicinare la sua famiglia al sangue blu della Casa di Francia e il destino, a lui avverso, sembrò sorridere alla giovane erede, visto che diventerà una buona moglie, una grande madre e una pregevole sovrana. Il matrimonio di Maria avvenne il 9 luglio 1360, a 15 anni compiuti, molto atteso dalla promessa dello sposo, ormai ventunenne. La bella di casa Blois diventava reale impalmando Luigi I, futuro Duca d'Angiò (1339-1384), figlio del Re Giovanni II e di Bonne di Lussemburgo, col solo territorio della Guisa come dote. Le nozze si preannunciarono felici fin da subito, e Luigi non si lasciò distrarre dalle vicende interne alla Corona, benché già nel 1361, per garantire l'esecuzione del Trattato di Brétigny, fosse stato inviato come ostaggio a Londra con lo zio e il fratello minore Jean. Da qui la fuga, magari solo per l'impazienza di rivedere la moglie, dopo che il cugino Re Edoardo III si rifiutò di farla sbarcare. Il pretesto fu un pellegrinaggio a Notre-Dame de Boulogne, da dove fuggì dritto nelle braccia di Maria, rompendo il giuramento di fedeltà che aveva fatto quando giunse in Inghilterra, ma dimostrando grande amore per questa donna che gli darà tante soddisfazioni...