Spezia nel Quattrocento dai documenti inediti degli archivi milanesi. L'arsenale spezzino degli Sforza, le contese con Genova e

Riferimento: 9788863820058

Editore: Giacché Edizioni
Autore: Del Prato Diego
In commercio dal: 10 Dicembre 2008
Pagine: 192 p., Libro in brossura
EAN: 9788863820058
22,00 €
Quantità
Non disponibile

  In caso di disponibilità non immediata, i giorni indicati fanno riferimento

al tempo che si dovrà attendere prima che il prodotto venga spedito.


Descrizione

Dallo studio di documenti inediti di seicento anni fa, esce un ritratto della Spezia rinascimentale. Il libro rivela un borgo animato da capitani e notabili intraprendenti, sotto il dominio di Galeazzo Sforza e Ludovico il Moro. La città, ben fortificata e dotata di belli edifici, fioriva nell'agricoltura, nell'artigianato, nel commercio di vino, olio, seta e marmo. Non mancavano medici e notai; tra quelli che cercarono fortuna come mercenari, particolarmente apprezzati furono i balestrieri. Spezia fu fedele alleata del ducato di Milano che, per fronteggiare Firenze, ne fece il suo baluardo difensivo, armandola contro l'avamposto di Sarzana. Nel 1473 un arsenale di notevoli dimensioni custodiva dieci galee, aveva una parte verso la terra una verso la rocha vechia una verso la marina e una verso Sarzana ed era fortificato da una cinta di mura. I duchi incoraggiarono la vocazione marittima spezzina, anche in contrasto con i genovesi ai quali non sarebbe sì facilmente venuto il ticchio di formarvi arsenale e che, non a caso, alla caduta degli Sforza, riportarono la città in una condizione di sottomissione.