Epifanio Ferdinando e la peste in terra d'Otranto tra storia e letteratura

Riferimento: 9788890759895

Editore: Assist
Autore: Saracino Biagio
In commercio dal: 2001
Pagine: 99 p., Libro in brossura
EAN: 9788890759895
15,00 €
Quantità
Non disponibile

  In caso di disponibilità non immediata, i giorni indicati fanno riferimento

al tempo che si dovrà attendere prima che il prodotto venga spedito.


Descrizione

Moltissimi autori, antichi e recenti, si sono occupati della peste nelle loro opere. Va inteso che non c'era distinzione tra peste e febbre pestilenziale: il concetto di peste o pestilenza indicava ogni sorta di epidemie di origine ed evoluzione non ben definite, che seminava terrore e morte. Gerolamo Mercuriale nel suo trattato De pestilentia scriveva: «Pestis non est unus morbus determinatus, sed quicumque morbus potest esse pestis» .Tucidide è il primo scrittore che nelle Guerre del Peloponneso descrive in modo chiaro la pestilenza del 429 a. C. ad Atene, facendo trasparire i particolari drammatici, l'impotenza dell'uomo di fronte ad un simile flagello. Tacito descrive la peste di Roma del 66 d. C.; mentre Galeno, medico del periodo imperiale, riporta notizie sulla peste antonina del II secolo d. C., che provocò la morte dell'imperatore Marco Aurelio, e Procopio sulla "peste inguinaria" del 542 d. C., meglio conosciuta come peste di Giustiniano. Dal Quattrocento si verificarono in Puglia diverse epidemie di peste.