Ne li occhi porta la mia donna amore. Dante, la «Divina Commedia» e l'amore perduto al tempo della pandemia

Riferimento: 9788871868530

Editore: Moretti & Vitali
Autore: Floro Raffaele
Collana: Il tridente. Campus
In commercio dal: 27 Gennaio 2022
Pagine: 168 p., Libro in brossura
EAN: 9788871868530
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Descrizione

Forse i lettori si chiederanno: Ancora un libro su Dante?. In realtà non si tratta di un altro saggio sulla Divina Commedia, bensì sull'amore, su come raggiungerlo, mantenerlo e svilupparlo. In questo periodo storico, caratterizzato dalla pandemia e dal conseguente distanziamento sociale che ci ha allontanati dal reciproco contatto fisico e affettivo, è emerso maggiormente il bisogno di amare ed essere amati. Abbiamo perduto l'amore e non sappiamo come riconquistarlo. Con la loro straordinaria attualità, le opere di Dante ci soccorrono, dimostrandoci che il tema di un sentimento puro e vitale come quello amoroso travalica il tempo e i tempi. Nelle pagine di questo saggio lo sguardo è pertanto rivolto alla lettura della traiettoria che affiora - in filigrana - dagli incontri femminili di Dante, durante la sua vita e lungo il viaggio nell'Oltretomba, con altrettante forme e variazioni affettive del sentimento d'amore. In tal senso, la modernità del Poeta consiste nell'aver individuato un'evoluzione che procede verso la consapevolezza di come l'amore sia una via privilegiata per approfondire il senso delle cose che accadono, con l'avvertimento che, essendo un bene prezioso, si conquista gradualmente sul piano personale e di coppia, rinunciando ad asserzioni narcisistiche e autoassolutorie. Osservare l'amore di cui parla Dante consente di comprendere come in fondo nulla sia mutato: si tratta dello stesso sentimento con cui gli uomini di ogni epoca e latitudine si confrontano, tra croce e delizia, dalla notte dei tempi. Guardare quell'antico amore con occhi contemporanei ci insegna ad affrontare l'ansia, l'insoddisfazione, il rimpianto, la paura, l'insicurezza, l'incertezza, la rabbia e la violenza, vortici da cui è facile farsi risucchiare quando si smarrisce la diritta via. Il Sommo Poeta esplora per noi questa vasta gamma di emozioni negative, indicandoci un percorso di trasformazione della coscienza che ci consente di uscire dalle melmose paludi in cui ci ha impantanato la pandemia.