Il titolo di questa nuova opera, sicuramente non è pleonastico, necessita di una, per quanto semplice, spiegazione. Il 99,9% di tutto ciò che scrivo è frutto di pensieri che evolvono in uno spazio e un tempo ben precisi: il tavolo da cucina all'ora di cena dove, tra un boccone e l'altro, spunta una strofa. Questa è la ragione per cui ho preso in prestito dall'antichità classica le due accezioni del sottotitolo, rendendo omaggio a un tipo di composizione e a una sorta di festa, con la speranza di non far storcere il naso agli estimatori e puristi del virtuosismo ellenico e romano. Anche queste note sono state partorite nel medesimo ambito. L'impalcatura del libro ricalca le orme delle altre opere. Mi piace pensare che nelle mie umili liriche ci sia un fondo di umana, piccola, incisiva filosofia della vita.