Città di fondazione. Dall'occidente al Nord Africa

Riferimento: 9791221802665

Editore: Aracne (Genzano di Roma)
Autore: Di Paola Antonluca
In commercio dal: 21 Febbraio 2023
Pagine: 332 p., Libro in brossura
EAN: 9791221802665
40,00 €
Quantità
Non disponibile

  In caso di disponibilità non immediata, i giorni indicati fanno riferimento

al tempo che si dovrà attendere prima che il prodotto venga spedito.


Descrizione

Il tema delle città di fondazione in Nord Africa viene affrontato considerando i casi di tre nazioni, Marocco Libia ed Egitto, che sono emblematici per i caratteri che assumono la progettazione urbanistica e le stesse città realizzate. I modelli che vengono veicolati nella progettazione urbanistica provengono dalla tradizione delle città di fondazione che il testo ripercorre a partire da quelle più antiche; in queste le forme regolari degli impianti urbani e dei maggiori edifici, in prevalenza figure geometriche semplici, erano connesse a significati simbolici religiosi e magici. Percorrendo gli sviluppi dei secoli successivi, sino al XX, il testo perviene alla concezione delle città satelliti nella pianificazione regionale di riequilibrio metropolitano. Concezione che assieme all'assemblaggio delle residenze in unità di vicinato aggregate ai servizi di base, principalmente quelli scolastici, e al modello funzionalista della Città Industriale ideata da Garnier, sono gli archetipi utilizzati dai progettisti spesso occidentali che redigono i progetti urbanistici delle città di fondazione in Marocco Libia ed Egitto. Con delle differenze, tuttavia, che vedono in Libia un totale adeguamento al modello occidentale, ibridato da influenze urbane e abitative della tradizione locale, e nelle altre due nazioni una iniziale adesione allo stesso modello che nel tempo, però, evolve verso forme urbane e abitative totalmente diverse, per pervenire ad un approccio urbano globalizzato. Sia in Marocco che in Egitto, infatti, il coinvolgimento di aziende private ed estere, tra cui quelle della Cina, nella realizzazione delle città nuove, introduce sistemi di progettazione e gestione che si dirigono verso utenze di maggiore reddito, e addirittura turistiche, escludendo i ceti provenienti dalle periferie degradate e dagli slums che si intendeva recuperare. Le città di fondazione, del Marocco e dell'Egitto, allontanate dal quel modello, vedono incrementare progressivamente la previsione di abitanti da insediare, dalle centinaia di migliaia ai diversi milioni, ed hanno il proprio culmine nella Nuova città Amministrativa (la NUCA) egiziana che dovrebbe ospitare sei milioni e mezzo di abitanti. Una città dalle dimensioni e dal costo colossale che ha anche una morfologia inedita che veicola figure geometriche dal cerchio e dal rettangolo, quasi a voler rievocare significati simbolici religiosi e magici, chiudendo in se stesso il ciclo millenario delle fondazioni urbane. Una ricercata monumentalità, architettonica e morfologica, inoltre, richiama i fasti dell'antico Egitto, e sembra che intenda legare ad essi la memoria del presidente Al Sisi, che della città è il promotore, come le piramidi hanno fatto con i faraoni dell'antico Egitto.