Dalla finestra della redazione non si vede una nevicata vera da tanto e tanto tempo. Dal marzo del 1987 per la precisione; quando una mattina ci svegliammo e tutto era pulito, silenzioso, perfetto. I fiocchi avevano rivestito le case dai tetti dritti, gli ulivi, le piazze, i lidi, i campanili. La neve era caduta generosamente, smussato gli angoli e ammantato tutto sotto un'unica coperta abbagliante che restò lì per diversi giorni. Avevamo poco meno di dieci anni, ci immergemmo in quel paesaggio estraneo, bianco bianco da accecarci, fu la più incredibile, la più indimenticabile giornata che noi piccoli avessimo mai vissuto. E scoprimmo che anche il bianco era un colore e che in quella tinta si era tuffato il nostro piccolo mondo. Poi per lunghi anni dal cielo sono scesi giù solo rari fiocchettini misti ad acqua e ogni volta che è successo è stato tutto un affacciarsi alle finestre, un telefonarsi, tutto un oohh... uuhh... e poi basta, tutto finito. Niente è stato più come quella volta che nevicò neve vera e noi bambini ne conservammo un pugno nel freezer, per ricordo.