«L'intreccio di Castelsardo» riverbera l'impatto fra un'amabile e piacente signora veneta e un mondo, la Sardegna, per lei respingente, duro, ostico e ad un tempo dolce e irresistibilmente attrattivo. Il romanzo di Margherita von Ghel - nome letterario che richiama le origini mitteleuropee dell'autrice - ha nel titolo un riferimento agli intrecci che si dipanano nelle lavorazioni tipiche dei cesti di Castelsardo: l'ordito del racconto percorre il rapporto fra Margherita, arrivata nell'isola per le vacanze, e un artista da boheme di paese e uomo di mare, Ferro, che quella Sardegna - spigolosa ma insieme intensa e sensibile - riflette. Gli ingredienti per una storia intrigante ci sono tutti: le trasparenze del mare del Golfo dell'Asinara, gli incanti di un borgo antico, una barca che affronta venti e bonacce, così come un amore che oscilla fra solarità e tempeste, tradimenti e vendette, attizzato da fisicità estreme. Con intermezzi di incursioni in posti dai quali emana il passato della Sardegna (altari prenuragici, foreste pietrificate, tradizioni, incantesimi, e magie) e itinerari nella natura.. L'intreccio fra Margherita e Ferro infine si scioglie e la barca salpa per mete lontane.