Si dice che la letteratura serva a porre domande, non a fornire risposte e rileggendo il titolo di questa raccolta dopo averla conclusa, mi chiedo: l'incontro è ciò che l'autrice cerca o è ciò che trova mentre sta cercando qualcos'altro? Un pezzo mancante che renderebbe il quadro veramente completo? E questo quadro, poi, cos'è? L'amore? La felicità? La libertà? Il senso della vita? Domande simili pongono le storie di Ulisse, l'eroe che, abbandonato il luogo natìo a lungo errò e città vide molte e delle genti l'indol conobbe, o quelle dei cavalieri medievali, che intrapresero viaggi avventurosi e appassionanti sulle tracce del Sacro Graal, impegnati in un'incessante quête. A un certo punto delle loro storie il dubbio sorge spontaneo: il senso è nella meta o nella ricerca? E soprattutto, se a un certo punto, dopo tante peregrinazioni, raggiungessero l'agognata meta, ne rimarrebbero soddisfatti?