I giorni in cui ho visto i suoni. Viaggio matematico fra fantastico e reale nel linguaggio dei numeri dell'antica Persia, l'Iran

Riferimento: 9788872974858

Editore: ABE
Autore: Mirzavaziri Madjid
In commercio dal: 08 Febbraio 2023
Pagine: 130 p., Libro in brossura
EAN: 9788872974858
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Descrizione

Esce per la prima volta in Italia il libro dell'autore iraniano che parla coi numeri. Madjid Mirzavaziri è professore di Matematica all'Università di Mashhad Ferdowsi. Ha pubblicato diversi lavori in lingua farsi, dove nella maggior parte di essi si trovano elementi di Matematica e Filosofia. Eliza Hashemi, che ha tradotto l'opera, dice che «Come studente di matematica, ho avuto l'opportunità di seguire i suoi corsi e di sviluppare il mio progetto di master sotto la sua supervisione ed in questo modo ho iniziato ad interessarmi alle sue pubblicazioni. Tra queste, quella che ha catturato maggiormente il mio interesse e mi ha molto emozionato è il libro che tu leggerai. L'incredibile romanzo, basato su una storia vera, parla della vita di sua madre, una donna non vedente dalla nascita. I suoi meravigliosi atteggiamenti nei confronti delle persone, la sua filosofia di vita hanno reso la sua storia attraente da un lato e il modo in cui lotta con i suoi problemi improbabile dall'altro, come scrive lo stesso autore: Se avessi sentito questa storia anche da un amico, non ci avrei creduto, e avrei pensato che i dettagli degli eventi descritti fossero come storie di sogno in cui i bambini si divertono a giocare raccontandole. Come traduttrice di questo libro ho affrontato molti problemi con alcune espressioni in persiano usate in questo romanzo che non sono molto comuni nella lingua persiana moderna. Per i versi del famoso poeta persiano Hafez presenti nel libro, mi sono avvalsa delle traduzioni di Carlo Saccone riportate nei libri: Vino, efebi e apostasia, Canzoni d'amore e di taverna e Il Coppiere di dio. Alcune parole e frasi sono mantenute in forma originale di cui non esiste un corrispettivo in italiano e potete trovare nelle note alcune spiegazioni. Ho mantenuto la loro forma originale ma ho riportato il significato citandolo nelle note a piè di pagina». Madjid Mirzavaziri, autore iraniano del testo, è infallibile. «Ovviamente, qualsiasi scrittore sarebbe felice di vedere lodato il proprio scritto, ma credo che una critica che esamina i punti deboli eviterà il ripetersi dei difetti e sentire obiezioni produrrà effettivamente risultati migliori rispetto ai complimenti. Così ho deciso di non scrivere più fino a quando non avessi avuto una recensione del mio libro precedente. Ma quello che è successo nella mia vita ha fatto sì che la storia venisse scritta presto. Se avessi sentito questa storia anche da un amico, non ci avrei creduto, e avrei pensato che i dettagli dell'evento fossero come storie di sogno in cui i bambini giocano insieme nei loro giochi. Ma la realtà che ha cambiato la vita di mia madre, Batool Karbasforoshan, era troppo forte per essere considerata una bugia o un sogno. Le persone che avevano letto i miei libri precedenti mi chiedevano perché non avessi scritto dell'evento miracoloso nella vita di mia madre e non avevo risposte alle loro insistenze. So di avere altri compiti nella mia piccola vita scientifica che devo svolgere e potrei essere riluttante a svolgerli, ma ogni volta che dico: potrei rimandare le cose quotidiane [fare le cose di tutti i giorni per dopo] e sembra che una forza mi stia costringendo a fare queste cose. Dopotutto, tutti sono interessati a qualcosa e ho sempre creduto che perseguire gli interessi sia molto più piacevole che remare nella tempesta della vita di tutti i giorni. Ci sono quelli che, quando non sono a conoscenza di un argomento, lo considerano futile, e la loro definizione di scienza, e forse arte, è solo ciò di cui si occupano, e non conoscono né la scienza né l'arte. Non solo non condanno il lavoro di coloro che creano teoremi matematici astratti con piacere stravagante, ma anzi amo gli aspetti astratti della matematica. Ma credo che affrontare questa importante lavoro dei matematici non dovrebbe dissuaderci da qualsiasi altro dovere che abbiamo nei confronti della società».