Musica e nazismo. Dalla musica «bolscevica» alla musica «degenerata»

Riferimento: 9788870967579

Editore: LIM
Autore: Disoteo Maurizio
Collana: Le sfere
In commercio dal: 01 Gennaio 2014
Pagine: 320 p., Libro in brossura
EAN: 9788870967579
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Descrizione

Il nazismo fece della musica un'arma di propaganda ma soprattutto di canalizzazione del consenso e di controllo di massa. Per raggiungere questo obiettivo, non esitò a mettere in atto grossolane mistificazioni storiche volte a sostenere un'ideologia nazionalista e razziale della musica. Questo libro ripercorre le tappe della costruzione di tale ideologia, iniziata già durante la Repubblica di Weimar, che comportò la contemporanea repressione delle correnti artistiche innovative, progressiste e di avanguardia e l'eliminazione fisica dei loro protagonisti e sostenitori. Una volta tacitata ogni voce d'opposizione, il regime organizzò minuziosamente la vita musicale tedesca in tutti i suoi aspetti attraverso il controllo esercitato sui compositori e sui musicisti dalla Camera Musicale del Reich, ma anche mediante la nazificazione delle orchestre, dei teatri, delle associazioni musicali popolari e delle istituzioni educative. Gli aspetti sia ideologici che organizzativi della vita musicale durante il nazismo sono analizzati in quest'opera in una visione ampia, che guarda al contesto sociale e politico e a quanto accadde nelle altre arti.