Dizionario giuridico degli insulti

Riferimento: 9788877284044

Editore: A & B
Autore: D'Alessandro Giuseppe
Collana: Sguardi
In commercio dal: 22 Dicembre 2016
Pagine: 180 p., Libro in brossura
EAN: 9788877284044
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Descrizione

Vuoi chiarirti le idee sul gesto dell'ombrello, il dito medio alzato, le corna, la pernacchia, la linguaccia e altri gesti insultanti? Vuoi conoscere se augurare a qualcuno che gli vengano le emorroidi costituisce reato? Posso offendere l'avvocato chiamandolo Azzeccagarbugli? O se gli restituisco un atto di citazione con gli errori di grammatica corretti? E se lo chiamo avvocato di provincia? E se gli dico che ha lo sguardo da bottegaio? Perché vai a dirlo a tua sorella costituisce reato, mentre non è reato dire a qualcuno vai a dirlo a tua madre e a tua sorella? Si può offendere l'avversario chiamandolo carabiniere? Oppure Cornelio? È ingiuria rivolgersi a un'attempata signora con la locuzione dentiera ambulante? Ci sono casi in cui si può dare del ladro senza commettere reato? Scrivere che qualcuno porta iella è diffamatorio? Può impunemente un pubblico ministero invitare il teste a non fare il napoletano? Lei non sa chi sono io! è solo una manifestazione di manifesta imbecillità o costituisce reato? Può offendersi una ragazza se la chiamo Papi girl? Posso impunemente infilare nelle pieghe della divisa di un vigile urbano il verbale di contravvenzione? Perché non si può dare del TU a un pubblico ufficiale, mentre lo si può ricambiare se per prima inizia lui? Alla ex moglie si può impunemente rinfacciare che è stata una nave scuola? Posso impunemente chiamare il mio asino col nome del vicino che mi sta antipatico? Scrivere come causale nel bollettino di una multa rapina aggravata può ritenersi oltraggio a un corpo politico, amministrativo o giudiziario? Il testo raccoglie in ordine alfabetico (quasi) tutti i termini e le locuzioni sottoposti al vaglio della Magistratura e concernenti i reati di offesa. Si tratta di oltre 1200 parole (e frasi) e di oltre 80 gesti.