Misuratore di icone. Tecnologie e progetto (Il)

Riferimento: 9788822921918

Editore: Quodlibet
Autore: Morabito Giovanni, Castelli I. (cur.)
Collana: Quodlibet studio. Città e paesaggio. Saggi
In commercio dal: 17 Luglio 2024
Pagine: 256 p., Libro in brossura
EAN: 9788822921918
22,00 €
Quantità
Disp. in 4/5 gg lavorativi

  In caso di disponibilità non immediata, i giorni indicati fanno riferimento

al tempo che si dovrà attendere prima che il prodotto venga spedito.


Descrizione

Attraverso una serie di scritti e di progetti di Giovanni Morabito, il volume si propone di illustrare e ricostruire il lungo percorso culturale dell'autore, iniziato in sodalizio con Costantino Dardi, che definendolo «misuratore di icone» ha condotto con lui una serie di sperimentazioni progettuali sulla relazione tra forma e tecnica e sulle configurazioni primarie, come nel caso del cubo realizzato per la stazione di servizio Agip a Venezia-Mestre nel 1971. La prima parte del libro raccoglie i principali scritti di Morabito sui rapporti fra tecnica e architettura e tra forma e struttura, rivolti sugli aspetti tipologici, morfologici e tecnologici della disciplina; mentre la seconda parte presenta una rassegna di progetti per temi di carattere architettonico, strutturale, di recupero e di restauro che testimoniano il costante esercizio di verifica della dimensione fisica della figura, legittimata tra misurazione e matericità. Gli allievi Spartaco Paris e Roberto Bianchi rimarcano la duplice natura di ingegnere-architetto del loro maestro, figura che al tempo stesso incarna la dimensione scientifica e quella umanistica, il che gli ha permesso di concepire, meglio di altri, il progetto costruttivo come parte di un processo in cui interagiscono il contesto produttivo e l'innovazione tecnologica. In un periodo storico di sempre più marcati confini disciplinari, l'esperienza di Giovanni Morabito è quindi quanto mai preziosa, perché «l'architettura costruita, quella ereditata dal passato, quella in atto e quella che in futuro verrà non può che, nel bene e nel male, fare i conti proprio con la tecnologia».