Fenomenologia dei concetti. Credere in ciò che non si vede per non vedere ciò che si crede

Riferimento: 9788831950121

Editore: Artingenio Francesco Corsi
Autore: Pignato Stefano
Collana: Filosofi per il terzo millennio
In commercio dal: 2024
Pagine: 892 p., Libro in brossura
EAN: 9788831950121
30,00 €
Quantità
Non disponibile

  In caso di disponibilità non immediata, i giorni indicati fanno riferimento

al tempo che si dovrà attendere prima che il prodotto venga spedito.


Descrizione

Dalla prefazione di Francesco Corsi: Da Nietzsche a Merleau-Ponty a Husserl, fino ad Heidegger, si percepisce l'influenza della lezione nietzscheana, con la critica dei valori tradizionali, verso una dimensione di accettazione dell'esistenza come pura sovrabbondanza che non ha un senso. La critica della fenomenologia della percezione di Merlau-Ponty induce ad una visione diversa rispetto a quella classica dell'empirismo inglese, aprendo una dimensione della coscienza come apertura primordiale all'esistenza, attività in cui la percezione non è determinata da una stringente causalità atomica. Viene in qualche modo criticata l'idea della coscienza intenzionale husserliana, dove è la struttura della mente a intenzionare le cose stesse: il filosofo ne sviluppa l'aspetto fenomenologico realista, per una fenomenologia che evidenzi una genesi malata dei concetti, che hanno finito per stritolare l'autenticità dell'esperienza umana. L'autore chiama al mondo genuino delle emozioni, alla demolizione dei concetti vuoti e dei sepolcri imbiancati. Il complesso e ricco percorso filosofico dell'autore stimola alla ricerca dell'autentico, contro un mondo dominato dalla mistificazione digitale.