Storia della vecchiaia nella cultura occidentale

Riferimento: 9788891658623

Editore: Maggioli editore
Autore: Costanzi Carla
Collana: Sociale & sanità
In commercio dal: 14 Novembre 2022
Pagine: 228 p., Libro in brossura
EAN: 9788891658623
25,00 €
Quantità
Disp. in 4/5 gg lavorativi

  In caso di disponibilità non immediata, i giorni indicati fanno riferimento

al tempo che si dovrà attendere prima che il prodotto venga spedito.


Descrizione

Il prolungarsi della vita media e il parallelo protrarsi, quantomeno per molti, degli anni oltre l'età adulta vissuti in discrete condizioni complessive contrastano vistosamente con le opinioni e rappresentazioni prevalenti nel comune pensare circa questa tappa dell'esistenza umana, descritta in maniera sostanzialmente negativa. Accanto a questa visione riduttiva della vecchiaia come fase residuale dell'esistenza e degli anziani come decrepiti invalidi e quindi fardello per la famiglia e la comunità è diffusa la convinzione che in epoche passate si sia attribuita a questa fase della vita ben altra rilevanza e rispetto: il vecchio saggio onorato e ascoltato con devozione dai più giovani è immagine facilmente evocata in molteplici contesti. Il quesito all'origine di questo testo riguarda allora la ricostruzione del ruolo sociale assegnato agli anziani nella storia del mondo occidentale: davvero andando a ritroso nel tempo troveremo sempre anziani rispettati e tenuti in grande considerazione dagli altri membri della collettività? Solo l'epoca moderna e la sua esaltazione della giovinezza hanno prodotto il discredito di tutto ciò che riguarda lo status di anziano? E ancora: il conflitto tra generazioni è fenomeno esclusivamente contemporaneo o ha precedenti in epoche più o meno remote? A questi interrogativi il libro risponde con documentate testimonianze sia di fonte letteraria, normativa, amministrativa, nonché manufatti artistici ritenuti indicatori delle opinioni e sentimenti prevalenti in determinati gruppi sociali in circoscritti momenti storici. Per l'epoca contemporanea anche la pubblicità viene considerata interessante riflesso del comune sentire nei confronti di questa tappa dell'esistenza.