Camilla e Dario. Storia di due comunisti dalla scelta partigiana al dissenso per i «fatti di Ungheria»

Riferimento: 9788898670727

Editore: Edizioni SEB27
Autore: Santangelo Vincenzo
Collana: Laissez-passer
In commercio dal: 21 Ottobre 2022
Pagine: 184 p., Libro rilegato
EAN: 9788898670727
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Descrizione

Dalle vicende personali all'incontro con la politica, le biografie di Maria Rovano, Camilla, e Danilo Giorsetti, Dario, sottolineano l'importanza delle reti di relazioni sociali nella costruzione di legami profondi, solidi e duraturi nel tempo, e tali da prefigurare vere e proprie piccole comunità? animate più? che dalla militanza di partito da un'antropologia antifascista nutritasi di legami familiari, parentali, amicali, di gruppo. In questo scenario una piccola folla di cospiratori clandestini, resistenti e militanti comunisti arrivò all'anno delle docce fredde delle coscienze, come Calvino definì il 1956. Il XX congresso del PCUS, i fatti di Poznan, l'invasione dell'Ungheria, da parte dei carri armati sovietici, furono eventi che li indussero ad abbandonare il PCI, che in quell'occasione sembrava incarnare tutto ciò che prima avevano combattuto nel fascismo: l'arroganza del potere, il conformismo gregario, l'acritico rispetto delle gerarchie, l'intimidazione e la negazione del dissenso. Le vite di Camilla e Dario si snodarono interamente tra l'acquisizione di una coscienza antifascista, l'adesione senza riserve alla lotta partigiana e quella al partito comunista. Su queste basi la loro esistenza fu segnata in maniera conclusiva da un prima, i venti mesi della Resistenza, e un dopo, l'uscita dal partito comunista, in seguito all'entrata dei carri armati sovietici a Budapest, nel 1956.