Mi chiamo Ciro e vivo a Napoli, oggi sono professore di tedesco, ma ieri quando sono arrivato in Piazza Plebiscito ero un semplice rappresentate di caffè; li, era la mia prima postazione; ho iniziato a distribuire volantini in un supermercato, poi dopo la laurea mi sono sposato. L'aroma del caffè mi accompagna sin da bambino, era mio padre rappresentante di caffè ed ogni mattina dopo na tazzulilla di caffè partiva nella provincia col suo furgoncino per distribuire nelle contrade vicine miscele. Oggi anche se sono professore e non faccio più il rappresentante, ne seguo il profumo del mio caffè, in quella macchinetta che mi ha regalato un natale il mio primo figlio, lo seguo il profumo come la luce del primo bagliore, come seguo i colori, l'espressione dei quadri del mio Gino, ma ancora non li capisco abbastanza, non ho visione e mentre guardo dalla mia finestra il treno passare, risciacquo la macchinetta, penso: domani è un'altra posa; a! dimenticavo mi chiamo Ciro, ma sono del quartiere Cucoli di Catanzaro, è stato mio padre a darmi questo nome quando è arrivato a Napoli, gli hanno aumentato lo stipendio, San Vitaliano me scusassi. Mi chiamo Ciro, vivo a Napoli e vi aspetto.