Peste. Colpa, peccato e destino nella letteratura italiana (La)

Riferimento: 9788846761651

Editore: ETS
Autore: Di Veroli Anna
Collana: Letteratura italiana
In commercio dal: 11 Novembre 2021
Pagine: 92 p., Libro in brossura
EAN: 9788846761651
12,00 €
Quantità
Non disponibile

  In caso di disponibilità non immediata, i giorni indicati fanno riferimento

al tempo che si dovrà attendere prima che il prodotto venga spedito.


Descrizione

Cos'è la peste? Malattia, inganno, punizione divina o necessità alla quale l'umanità non può sottrarsi? Qual è la spiegazione della ciclica presenza di un morbo che nei secoli ha sterminato molti popoli? Qual è il mistero che essa racchiude? Ogni volta, apparentemente annientata, la peste torna poi a rigenerarsi nel tempo, più forte e prolifica. Ma questa metafora del male che si nasconde nel cuore degli uomini e che mai si può cancellare definitivamente, che senso ha? Molti scrittori, nei secoli, si sono interrogati sulla peste come metafora patogena e hanno cercato, appiattiti da una falsa coscienza generata da un credo comune, di trovare una valida motivazione ad essa. Oggi l'interrogativo rimane. Forse la peste non ha un senso, o forse è la speranza di ricominciare, la rinascita dell'uomo salvato, il niente e il tutto. Questo studio accompagna il lettore a percorrere i famosi scritti di alcuni importanti letterati italiani come Boccaccio, Petrarca, Manzoni, Leopardi, ora in versi ora in prosa, che hanno trovato nella tragica vicenda della peste lo spunto di creazione delle grandi opere che tutti noi conosciamo e che sono patrimonio della nostra cultura italiana.