Costruita come un'opera musicale, questa raccolta di versi inizia con un preludio dominato da temi che verranno ripresi nelle liriche successive: il sentimento di esiliazione, la coesistenza di bene e male in un connubio indissolubile, l'umiltà del creatore d'immagini che si lascia suonare. La prima parte si interrompe su una fuga di idee che culminerà nel dolore dell'assenza e della solitudine. Percorrendo una strada con sguardo aperto e indifeso verso l'altro, persona, animale, pianta, oggetto, l'incontro che ne deriva lascia un segno indelebile nelle profondità dell'essere-poeta, un'orma incancellabile che porta all'identificazione sino alla perdita della propria identità. In un gioco di ombre e di luce, di morte e rinascita, dall'abisso in cui precipita perdendo il limite, il poeta può risalire solo alla ricerca di un assoluto, di un Dio-Verità che nasconde il suo nome, di un futuro mai raggiungibile perché tempo mai vissuto/... schiacciato/ dalla ruota dei presenti.