Montini e l'apertura a sinistra. Il falso mito del «vescovo progressista»

Riferimento: 9788883359118

Editore: Guerini e Associati
Autore: Versace Eliana
Collana: Contemporanea
In commercio dal: 19 Luglio 2007
Pagine: 281 p., Libro in brossura
EAN: 9788883359118
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Descrizione

Negli anni Cinquanta in Italia si consuma la crisi della politica centrista, di cui De Gasperi era stato il principale artefice, e si inizia a dibattere, anche negli ambienti cattolici, sull'opportunità di un'apertura a sinistra verso il Partito socialista. Proprio in quel periodo, alimentata dalla pubblicistica corrente, si diffonde la fama progressista di Giovanni Battista Montini, dal 1954 arcivescovo di Milano: si parla di lui come di un vescovo rosso che, in contrapposizione alla Curia romana e all'episcopato tradizionalista, appoggia i tentativi democristiani di coinvolgere i socialisti nel governo del Paese. Il volume, scavando in profondità nella documentazione di Montini e della diocesi milanese, fino a oggi inedita, smentisce queste ricostruzioni, facendo emergere una opposizione non episodica, ma motivata da ragioni dottrinali e morali, a ogni tentativo di collaborazione politica con i socialisti. Questa opposizione spiega anche i difficili rapporti dell'arcivescovo Montini con i dirigenti lombardi della Democrazia cristiana, appartenenti in maggioranza alla corrente della Sinistra di Base e tenaci sostenitori dell'apertura ai socialisti; e giustifica il dialettico confronto sul tema dell'autonomia politica dei cattolici anche con i maggiori leader democristiani del tempo, Fanfani e Moro, fautori dell'alleanza di governo con il Partito socialista.