Ai margini del vuoto. Ludwing Hohl e l'evocazione delle cose

Riferimento: 9788889416662

Editore: Effigie
Autore: Erismann P. (cur.), Ruchat A. (cur.)
Collana: Visioni
In commercio dal: 04 Settembre 2007
Pagine: 151 p., Libro in brossura
EAN: 9788889416662
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Descrizione

Questo libro è un omaggio necessario a Ludwig Hohl che insieme a Frisch, Durrenmatt e Walser è tra i più grandi scrittori svizzeri del Novecento. Ne rendono testimonianza l'antologia di testi che viene pubblicata in questo volume e il percorso iconografico, con le fotografie e i disegni degli artisti che lo hanno incontrato. Infine le testimonianze degli scrittori che lo hanno conosciuto o letto e l'estratto della bella intervista - a tutt'oggi inedita anche in lingua tedesca - realizzata da Alexander J. Seiler in preparazione al film che gli ha dedicato: messinscena tragica di un'esistenza a tratti addirittura prigioniera di quel pensiero conteso tra l'etica protestante della mente e il surrealismo dell'anima. Ai margini di un centro statico e inanimato, l'opera di Hohl è una glossa alla morte, un tradurre costante da un qualcosa che si spegne in qualcosa che va avanti. È la rilevazione puntuale dei movimenti che avvengono alla periferia e che determinano le rivoluzioni del centro. Sono i margini che irrompono: Largo giace il nostro mezzogiorno intorno a noi, la città a mezzogiorno si espande pesantemente; sul margine più lontano del ciclo, dettaglio quasi impronunciabile, se ne sta una nuvoletta che si può dire irreale; solo i sognatori riescono a scorgerla, ma è di lì che irrompe ciò che viene dopo quest'ora larga, è di lì che irrompe il temporale che sta per abbattersi sulla città. Arriva, si avvicina, annichilisce il centro.