Ritorno ai classici

Riferimento: 9788834333457

Editore: Vita e Pensiero
Collana: Punti
In commercio dal: 07 Settembre 2017
Pagine: 103 p., Libro
EAN: 9788834333457
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Descrizione

Ha ancora senso studiare il latino e il greco oggi? La formazione scolastica conserva ancora un canone di riferimento? Silicon Valley sta prendendo il posto di Atene, Gerusalemme e Roma? E se sì, è un bene o un male? I saggi qui raccolti, scritti da autorevoli voci della cultura italiana, si misurano con queste domande, rese particolarmente pressanti dalla transizione accelerata della società occidentale. Gli studi classici, e in primis il liceo classico, istituito nel nostro Paese oltre un secolo fa, sono oggi presi di mira per la loro inattualità, per la ristretta specializzazione, per l'evidente sconfitta a opera del sapere scientifico nella guerra tra le 'due culture'. Certamente, il rischio di trasformare il latino e il greco in discipline esoteriche coltivate da un manipolo di 'iniziati' esiste, e viene denunciato non da ora; ma, dopo le chiusure degli ultimi anni del Novecento, si fa adesso strada con insistenza anche la consapevolezza, e addirittura la rivendicazione, dell'impossibilità di sbarazzarsi di un patrimonio che, quand'anche venisse estromesso dai programmi scolastici, resterebbe parte ineludibile di un'identità culturale, non solo italiana. E non deve stupire che questa fondamentale «utilità dell'inutile» sia sostenuta anche da importanti scienziati, che ritengono la cultura umanistica un imprescindibile strumento perché l'uomo possa 'leggere' le conquiste scientifiche e tecnologiche e, allenato dalla capacità di riflessione e dal pensiero critico, non ne venga solo dominato. Il 'ritorno ai classici' non è allora un'operazione nostalgica ma, al contrario, gravida di futuro. Il punto è che quel tesoro di sapienza dell'umano non rimanga precluso, che i valori condivisi vengano riscoperti e mostrati alle nuove generazioni, che l'accesso al sapere sia reso disponibile per tutti, in modi più creativi e attuali. Prefazione di Alessandro Zaccuri.