Guerre postmoderne. L'aiuto umanitario come tecnica politica di controllo

Riferimento: 9788889465417

Editore: Il Ponte Editrice
Autore: Duffield Mark; Bazzocchi C. (cur.)
Collana: Tascabili
In commercio dal: 13 Giugno 2013
Pagine: 234 p., Libro in brossura
EAN: 9788889465417
14,00 €
Quantità
Disp. in 4/5 gg lavorativi

  In caso di disponibilità non immediata, i giorni indicati fanno riferimento

al tempo che si dovrà attendere prima che il prodotto venga spedito.


Descrizione

Uno dei massimi studiosi inglesi di relazioni internazionali esamina la natura dei conflitti regionali e interni nel quadro dell'attuale sistema di governance globale. Le nuove guerre e il terrorismo non sono il portato della barbarie e dell'irrazionalità. Sono al contrario "conflitti postmoderni", espressione di nuovi e originali progetti politici, che l'autore considera come forme di adattamento e risposte razionali alla globalizzazione. L'Occidente si ostina invece ad affrontare questi conflitti nelle periferie come il prodotto di mentalità inadeguate, irrazionalismo, avidità e corruzione delle classi dirigenti. L'aiuto umanitario viene quindi arruolato dai governi del Nord per riformare le mentalità dei popoli del Sud e rendere più sicure le periferie (borderlands). E con ciò l'Occidente impone una nuova forma di controllo politico, basata sulla pratica dell'aiuto e sull'ideologia dei diritti umani. Questo libro richiama le ONG a riconquistare la propria autonomia e con essa i migliori strumenti di analisi propri della modernità: dall'economia politica alla ricognizione dello sfruttamento e delle differenze di classe. Gli attacchi dell'11 settembre e la tragedia dell'Iraq pongono le ONG e la cooperazione internazionale di fronte alla sfida della politica, oltre ogni facile e consolatoria retorica umanitaria. Postfazione di Alberto Tarozzi.