Art. 580. Divise dimenticate

Riferimento: 9788868537463

Editore: Nuova Prhomos
Autore: Pirillo Claudio
In commercio dal: 15 Maggio 2024
Pagine: 326 p., Libro in brossura
EAN: 9788868537463
30,00 €
Quantità
Non disponibile

  In caso di disponibilità non immediata, i giorni indicati fanno riferimento

al tempo che si dovrà attendere prima che il prodotto venga spedito.


Descrizione

Le Amministrazioni militari o di Polizia si reggono essenzialmente sul principio dell'ordine militare, che non si discute. Alla luce di quanto accade e descriviamo, è arrivato il momento di rivedere tale principio: l'ordine militare si deve discutere, specie quando promana dall'illogicità e dall'esercizio di un potere maniacale; l'intera organizzazione militare, l'intero sistema deve essere discusso e ridisegnato. La stessa sanità militare (Concetto di salute e organizzazione sanitaria per i militari) deve essere trasferita al Ministero della Salute e i Medici, gli Psicologi per i Militari, devono essere professionisti civili, inseriti nelle ASL-USSL-ASP, o professionisti privati, ancorché esperti del mondo del lavoro militare e della codicistica militare. Solo così i lavoratori militari potranno ottenere un trattamento sanitario oggettivo e neutro, non soggetto ad alcuna gerarchia. Spesso, troppo spesso, i Medici e Psicologi militari svolgono il loro compito da Ufficiali e non da professionisti della salute. La presenza degli Sportelli d'ascolto psicologico nelle Caserme, nelle Questure e nei Commissariati Distrettuali - gestito da professionisti delle ASP o privati convenzionati, dovrebbe essere un fatto normale; come normali dovrebbero essere i controlli medico-psicologici per tutto il personale operante nelle Caserme e nei Commissariati almeno una volta all'anno (periodo da ridursi a sei mesi, per i membri dei reparti ad altissima specializzazione). Innovare il codice di procedura penale, con la previsione di un art. 11-ter recante il divieto alla PG di condurre indagini sui propri membri, cioè la disposizione che a indagare su un reato commesso o subito da un Ufficiale o Agente di PG, sia una forza di polizia terza (con conseguente applicazione, raggiunta la certezza di colpevolezza dell'indagato nelle fasi processuali, delle pene previste dal CP e dal CPMP). Applicazione dell'interdizione dai pubblici Uffici per i Militari che commettano reati per i quali è prevista una pena superiore ai quattro anni. Istituire una Commissione di Valutazione, specifica, per il rischio suicidio (come novella del Dlgs 81/2008) da costituire in ogni Ufficio di Polizia e in ogni Caserma. Irrogazione delle giuste sanzioni, per quei Superiori riconosciuti colpevoli delle violazioni dell'art. 725 del DPR 90/2010, nnr. 2, lett. e-f-g (in particolare); degli artt. 195 e 196 CPMP; degli artt. 572, 594, 595, 323 CP. Sono gli elementi minimi per andare verso un nuovo modello di organizzazione militare; sono gli elementi minimi sui quali costruire la prevenzione del burn out e del suicidio: Porre fine alle prevaricazioni, agli abusi, abbattendo il muro di gomma dei silenzi, delle coperture, delle menzogne di Stato sul suicidio dei lavoratori militari.