Esito di pluriennali ricerche, l'opera offre l'opportunità di un viaggio culturale unico nel cuore montano della regione abruzzese, nell'arco temporale incluso tra la conquista normanna e il tramonto del regno borbonico. Nel comprensorio esaminato, ricco di arte e di storia, presidiato da spettacolari castelli e borghi ormai noti anche al grande pubblico, le popolazioni vivevano soprattutto di pastorizia transumante e di zafferano. Importanti famiglie gestivano tali risorse, mentre diversi personaggi lasciavano tracce considerevoli negli studi e nelle varie professioni. In appendice un saggio aggiorna circa le nuove scoperte rivelanti gli strettissimi rapporti esistenti tra la stirpe abruzzese dei Pagliara e l'imperatore Federico II di Svevia. Altri due saggi illustrano nei dettagli architettura e vicende di altrettante chiese straordinarie. Dall'altopiano di Campo Imperatore l'eco delle indagini valica spesso i confini nazionali per raggiungere gran parte del continente europeo, coinvolgendo inaspettatamente genti e luoghi lontani.