Fam, füm, frecc: il grande romanzo degli spazzacamini Valle d'Aosta, valle Orco, val Cannobina, val Vigezzo, Canton Ticino. Ediz

Riferimento: 9788880689348

Editore: Priuli & Verlucca
Autore: Mazzi Benito
Collana: Quaderni di cultura alpina
In commercio dal: 24 Ottobre 2019
Pagine: 78 p., Libro in brossura
EAN: 9788880689348
18,50 €
Quantità
Disp. in 4/5 gg lavorativi

  In caso di disponibilità non immediata, i giorni indicati fanno riferimento

al tempo che si dovrà attendere prima che il prodotto venga spedito.


Descrizione

Nel grande romanzo dell'emigrazione, per secoli risorsa primaria di tante vallate alpine, pagine molto dolorose sono state scritte dagli spazzacamini, il cui fenomeno ha caratterizzato le più povere di queste terre, dove la maggior parte delle famiglie, pur di togliere qualche bocca al misero desco quotidiano, si sono viste costrette, fino alle soglie degli anni Cinquanta, ad «affittare» nei mesi invernali, quando nei loro paesi fra i monti non esisteva la più piccola possibilità di lavoro, uno o più figli ai «padroni». Questi, vecchi spazzacamini senza scrupoli, il più delle volte crudeli e inumani, induriti da analoghe esperienze, se li portavano al seguito per «la stagione alla Bassa», nelle pianure nebbiose del Piemonte e della Lombardia, sottoponendoli ad uno sfruttamento che non ha avuto uguali nel mondo del lavoro minorile delle nostre Alpi. Il bambino, data l'esile statura che gli consentiva di introdursi lungo i camini dove l'adulto non entrava, rappresentava la materia prima, la condizione «sine qua non» all'esercizio del mestiere. Quanti di questi poveri bocia hanno compiuto i sei, sette anni nell'inferno della caligine, tra vessazioni, patimenti, fame, fumo e freddo! Quanti di essi non hanno fatto più ritorno alle loro montagne! La figura del bambino che col volto cosparso di fuliggine e gli attrezzi in spalla vaga lacero e affamato di paese in paese, di contrada in contrada, lanciando il grido: «spazzacamin000», mendicando un piatto di minestra e un tozzo di pane, è ormai retaggio dell'immaginario popolare, di una letteratura spesso troppo oleografica o superficiale, ma è soprattutto parte integrante della storia della Valle d'Aosta, della Val Cannobina, della Val Vigezzo, della Valle dell'Orco, della Val di Non, della Val Verzasca e delle Centovalli ticinesi, terre un tempo poverissime, dove il fenomeno assunse dimensioni di massa. Questo quaderno ripercorre l'allucinante romanzo degli spazzacamini delle Alpi Occidentali, dalle prime emigrazioni del 1500 in terre straniere al grande esodo minorile nelle pianure del Nord Italia di fine Ottocento e primi decenni del Novecento, attraverso documenti, interviste e testimonianze che hanno richiesto all'autore anni di ricerche.