Quando il cinema si fa politica. Saggi su «L'opera d'arte» di Walter Benjamin

Riferimento: 9788895366616

Editore: Ombre Corte
Autore: Denunzio Fabrizio
Collana: Cartografie
In commercio dal: 21 Gennaio 2010
Pagine: 105 p., Libro in brossura
EAN: 9788895366616
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Descrizione

Nel 1936 Walter Benjamin pubblica L'opera d'arte nell'epoca della sua riproducibilità tecnica. L'entusiasmo dell'autore per le capacità rivoluzionarie del cinema è stato quasi sempre stigmatizzato come un'ingenua credenza in un'utopia tecnologica. Il presente volume dimostra che non si trattava di ingenuità, ma di un preciso progetto teorico: la riformulazione di alcune categorie del marxismo classico. L'autore individua un'interazione tra concetti marxiani e alcuni elementi che Benjamin vede al lavoro nella macchina-cinema (montaggio, attore, divertimento). Alienazione, ideologia, dialettica, storia, internazionalismo e valore, osservati attraverso le lenti dell'opera d'arte, offrono nuova linfa alla comprensione del presente. Quando il cinema si fa politica legge il saggio benjaminiano come un tentativo di interpretare il mondo per trasformarlo, quindi come un testo di teoria e di prassi politica senza limitarlo alla sola dimensione estetica o sociologica. E per questo motivo che, ben oltre il cinema, nell'opera d'arte troviamo un modello epistemico diretto a tutti i mezzi di comunicazione, vecchi e nuovi: non tanto strumenti di condizionamento e controllo, ma possibilità di trasformazione culturale.