Lezioni di diritto internazionale ed europeo del patrimonio culturale. Protezione e salvaguardia

Riferimento: 9788875434762

Editore: Libreria Editrice Cafoscarina
Autore: Lauso Zagato, Marco Giampieretti, Simona Pinton
In commercio dal: 2019
Pagine: 272 p., Libro in brossura
EAN: 9788875434762
25,00 €
Quantità
Non disponibile

  In caso di disponibilità non immediata, i giorni indicati fanno riferimento

al tempo che si dovrà attendere prima che il prodotto venga spedito.


Descrizione

Il libro nasce dall'esperienza di insegnamento nel corso di Diritto internazionale ed europeo dei beni culturali svolto in questi anni presso il Corso di laurea magistrale di Economia e Gestione delle Arti dell'Università Ca' Foscari di Venezia. Risponde alle esigenze di: -??fornire agli studenti un quadro degli strumenti giuridici internazionali ed europei esistenti e applicabili in situazioni sia di conflitto armato che di pace, offrendo anche una casistica adeguata per quanto riguarda protezione e salvaguardia del patrimonio culturale, tangibile e intangibile, e circolazione e restituzione/ritorno dei beni culturali illecitamente esportati; - valorizzare l'importanza anche in questo settore del diritto internazionale che influenza sempre più l'ordinamento interno degli Stati. Con riguardo al "modello italiano" di tutela e gestione del patrimonio culturale il richiamo sarà al Codice dei beni culturali e del paesaggio, coordinato e aggiornato con le modifiche legislative più recenti; - valorizzare il sempre più accentuato ruolo che la normativa dell'Unione Europea esercita in materia di circolazione dei beni; - comunicare almeno il profumo delle profonde innovazioni in corso in questo campo, che aprono la strada a ricadute significative sul piano scientifico, valorizzando l'apporto fornito da associazioni e comunità attive a livello territoriale, a partire dal territorio veneziano e lagunare; -?rendere conto della entrata in gioco, negli ultimi decenni, di entità nuove, in particolare di formazioni e gruppi di terrore, capaci di un uso spregiudicato dei beni culturali, in particolare dei reperti archeologici, collocati sul territorio che controllano. Ciò è alla base di un rinnovato interesse da parte degli Stati di emanare normative in materia, e ancor più di garantirne e controllarne l'applicazione. Non vanno tuttavia trascurate le numerose zone d'ombra che in materia rimangono.