Una esplorazione sul territorio intorno al lago d'Iseo ha evidenziato molte testimonianze di immagini e rappresentazioni di Sant'Antonio Abate. Evidentemente la devozione era importante, diffusa e condivisa quando l'economia era di carattere agricolo. Il Santo infatti è ritenuto, ancora oggi, il protettore degli animali addomesticati. Venendo meno questo tipo di economia, la devozione al Santo avrebbe dovuto addirittura scomparire, invece, ancora oggi, si conserva e si tramanda. Ma quali sono oggi, là dove si è conservato, le ragioni del culto di Sant'Antonio abate? Quali sono le prerogative che gli vengono attribuite e riconosciute? Quali sono le modalità con le quali la chiesa ed il popolo esprimono la loro devozione? Perché il culto di questo santo è rintracciabile in molte parti dell'Italia e dell'Europa fin dai primissimi secoli dopo la sua morte? Rispondere a tali domande è stato l'intento di questo lavoro con un'attenzione particolare soprattutto al territorio delle province di Bergamo e Brescia.