Nazisti in fuga. Intrighi spionistici, tesori nascosti, vendette e tradimenti all'ombra dell'Olocausto

Riferimento: 9788804646532

Editore: Mondadori
Autore: Arrigo Petacco
Collana: Le scie
In commercio dal: 28 Ottobre 2014
Pagine: 179 p., Libro rilegato
EAN: 9788804646532
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Descrizione

Com'è stato possibile che tanti criminali nazisti siano fuggiti dall'Europa dopo la seconda guerra mondiale? La loro scomparsa ha alimentato le ipotesi più fantasiose, a partire dall'idea che lo stesso Hitler fosse scappato con un sommergibile rifugiandosi in Patagonia. Arrigo Petacco ricostruisce le reali vicende di questi terribili aguzzini attraverso un racconto ricco di sorprendenti e poco noti retroscena. La loro fuga, pianificata fin dalle ultime fasi del conflitto, fu favorita dalla guerra fredda che indusse le potenze occidentali a chiudere in fretta i conti con il passato. In un groviglio di inconfessabili interessi che coinvolgeva la Cia e il Vaticano, ebbero un ruolo centrale alti prelati come il vescovo nero, l'austriaco Alois Hudal, già uomo di fiducia del Führer. Grazie a queste protezioni e a un'efficiente organizzazione clandestina denominata Odessa, numerosi scherani del Reich, mimetizzati in un improbabile saio francescano, imboccarono un tortuoso percorso attraverso l'Italia, detto Ratline, via dei topi, o via dei monasteri perché ricevevano asilo nei conventi, per raggiungere Genova. Da lì, provvisti dalla Caritas di passaporti rilasciati dalla Croce Rossa, potevano agevolmente imbarcarsi verso destinazioni lontane. Molti trovarono ospitalità in Sudamerica, in particolare nella compiacente Argentina di Perón, ma anche i Paesi arabi, come la Siria, nel segno del comune odio antiebraico aprirono le porte ai macellai del nazismo.