L'autore, con questo secondo impegno, iniziato alcuni mesi dopo la fine conclamata della pandemia, ha voluto sommare a quanto raccontato nel primo libro, una sua lettura sulla profonda e complessa terza età. Una sorta di pellegrinaggio, una esperienza di fede, in cui la felicità estrema, consiste nell'adorante capacità di poter sognare ancora amore ed ardore, quelli che noi ricordiamo come importanti, forse dimenticati, e magari persi, nei bui meandri degli anni che passano in fretta. E come il vecchio trascina per la via i suoi molti anni, e la sua affannata anima, per adorare prima dell'ipotetico oblio, la remota immagine di uno spensierato e accorto giovin signore, nel pieno di romantiche e ormai passate avventure amorose, mai dimentico di averle vissute, nella piena capacità critica della sua passata età giovanile, così il protagonista, cerca di sorprendersi, nei volti e nelle immagini che incontra, in quelle ormai, ultime, presunte, e sofferte avventure della sua conclamata realtà.