Una ragionevole follia racconta la vita di padre Giuliano Stenico e il suo impegno con il CEIS (Centro di Solidarietà): nato a Modena nel 1982, il Centro diventa Fondazione CEIS ONLUS e «coordina da sempre Associazioni, Cooperative ed Enti che si occupano di progettare, sviluppare e gestire servizi socio-educativi e socio-sanitari, negli ambiti delle dipendenze, dei minori e dell'universo dell'assistenza». Dalle radici familiari e l'infanzia alla costruzione del CEIS e la sua evoluzione sino ai giorni nostri, padre Stenico descrive come la sua formazione religiosa, influenzata dal Concilio Vaticano II, lo abbia portato a vedere la spiritualità come un impegno attivo nella condivisione dei bisogni e delle responsabilità verso i più fragili: le esperienze della sua vita hanno plasmato la sua visione e il suo approccio al servizio degli altri. Centrale è la capacità del CEIS di evolversi da struttura pionieristica a organizzazione stabile e sostenibile, promuovendo una visione di valori centrata sulla persona e la responsabilità. L'opera è un tributo alla forza delle relazioni e della comunità nel fronteggiare le sfide sociali e personali, offrendo un messaggio di speranza e di continua ricerca del bene possibile. La visione del CEIS ha coinvolto volontari e professionisti nel sostegno delle persone in difficoltà: l'attenzione al singolo e allo stesso tempo alla costruzione di relazioni autentiche e l'assunzione di responsabilità condivisa hanno permesso di rispondere ai bisogni emergenti della società, come il sostegno al recupero dalla tossicodipendenza, il supporto contro il pregiudizio verso l'AIDS, l'affiancamento di minori, donne e migranti. La capacità di anticipare i tempi e di promuovere una cultura inclusiva e solidale ha reso il CEIS un modello di intervento sociale, contribuendo a cambiare la percezione e il trattamento delle dipendenze nella società italiana.